Il Ponte del Diavolo, “Puìnt dal Diàul” in friulano, è uno dei simboli di Cividale del Friuli, arditamente sospeso sul Natisone e avvolto nella leggenda.
Il nome del ponte deriva da una leggenda popolare, alimentata verosimilmente dalle tormentate vicissitudini costruttive dell’opera architettonica: si narra che per costruire il ponte, i cividalesi avessero chiesto aiuto al Diavolo. Questi avrebbe preteso in cambio l’anima della prima creatura che fosse passata sul ponte.
Accettato il patto, in una sola notte il Diavolo eresse il ponte e, la mattina seguente, i cittadini lo fecero attraversare da un maiale. Il Diavolo, così beffato, dovette accontentarsi dell’anima dell’animale, lasciando per sempre in pace i cividalesi.
Ancora oggi, in alcuni periodi dell’anno, qualcuno afferma di udire dei versi, simili a grugniti, provenire dal letto del fiume.
Si consiglia una sosta all’estremità del ponte, sulla riva sinistra: da qui, il colpo d’occhio sulla cittadina è mozzafiato e, inoltre, è possibile scendere sul letto ghiaioso del Natisone, grazie a una scalinata piuttosto ripida.